L’Arcipelago di Bazaruto è situato a 20 km dalla costa del Mozambico, nella provincia diInhambane, tra i distretti di Vilanculos e Inhassoro. L’arcipelago è costituito da 5 isole: Bazaruto (12000 ha), Benguerra (2500 ha), Magaruque (600 ha), Santa Carolina (500ha) e Banguè (5 ha). Le isole si trovano al 21O27' and 22O03'S parallelo di latitudine e al 35O19' e 35O32'E meridiano di longitudine. Il clima è moderatamente umido con precipitazioni annuali comprese tra 466-1928mm con una media di 978 mm. Le isole, composte da spiagge di rocce e dune di sabbia, sono soggette alle variazioni naturali del vento e all’azione delle onde marine.
L’origine continentale dell’arcipelago è evidente dalla larghezza delle isole e dalla presenza di flora e fauna tipiche della terraferma (coccodrilli, antilopi, scoiattoli, scimmie, elefanti e serpenti). Più di 180 specie di uccelli di diverse specie di migratori e 45 tipologie di rettili e anfibi sono stati calcolati in questa zona.
La flora e fauna marina invece sono costituite da coralli, mangrovie, delfini, balene avvistate durante il periodo di migrazione; oltre 200 singole specie di pesci sono state registrate e l’80% delle famiglie di pesci nella regione del Pacifico indiano si trovano nelle acque attorno l’arcipelago.
Popolazione
All’ interno dell’ arcipelago, secondo le stime del 2005, vivono circa 2697 persone, suddivise in 580 famiglie.
La popolazione appartiene al gruppo etnico dei tsonga; gli isolani parlano la lingua xitsonga, il loro dialetto distintivo invece la maggior parte dei mozambicani parla lo chitswa, la lingua della provincia di Inhambane, considerata molto importante per la comunicazione tra continente e isole.
La lingua ufficiale del paese in ogni caso è il portoghese ma nelle strutture turistiche il personale parla inglese.
Economia
L’economia locale è basata sul turismo, sulle attività del Parco nazionale, sulla pesca e lo sfruttamento delle risorse marine, agricoltura e bestiame, costruzione di barche e servizi di trasporto.
Per quanto riguarda il turismo l’arcipelago è considerato da molto tempo una delle aree a più alto potenziale del Mozambico; a partire dal 1950 le prime aziende fondatrici sorsero nella regione grazie all’intraprendenza di Joaquim Alves e da allora questo settore rappresenta per il territorio una risorsa economica fondamentale garantendo occupazione, protezione ambientale e salvaguardia del patrimonio faunistico e naturalistico presente.
Il Mozambico può essere visitato tutto l’anno, il periodo migliore è da maggio a novembre, quando le piogge e le temperature sono più favorevoli.
La zona a nord di Pemba così come quella dell’arcipelago delle Quirimbas è particolarmente ventosa da metà marzo ad agosto. Da novembre a gennaio le temperature sono sempre alte e la stagione è piovosa.
Nell’arcipelago di Bazaruto le piogge e il vento si concentrano maggiormente durante il mese di febbraio.