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Namibia
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Situata a nord-ovest del Sudafrica, la Namibia è una nazione di recente indipendenza in quanto, dopo essere stata a lungo una colonia tedesca, è passata sotto il protettorato della Repubblica Sudafricana, dalla quale è si è staccata solo nel 1990.
Con una superficie quasi tripla rispetto all’Italia e solo due milioni di abitanti, la Namibia è in gran parte occupata da vaste aree semidesertiche di grande fascino, ove tutt’ora e non a caso la maggioranza delle attività turistiche è gestita da operatori di lontana origine tedesca: è quindi anche qui garantito un livello di servizio e di affidabilità di standard europeo.
 
La popolazione locale, fedele e legata alle secolari tradizioni, è costituita da diverse tribù, le due principali sono: gli Himba, provenienti dal nord-est , una razza che si distingue per la statura elevata e  molto simile ai Masaai,  vivono essenzialmente di pastorizia e le donne ancora oggi seguono la singolare usanza di dipingersi interamente il corpo con l’ocra rossa; i San, un popolo di cacciatori proveniente dalla zona est della Namibia, la maggior parte oggi ha abbandonato la caccia per seguire nuovi stili di vita ed impiegare le conoscenze del territorio a favore dei numerosi visitatori.
 
Per dare idea di quanto in Namibia vi sia rispetto per la natura basti pensare che è stato il primo paese al mondo a citare nella propria costituzione il rispetto dell’ambiente: ciò si è concretizzato nella creazione di numerosi e vasti parchi naturali la cui ubicazione e le cui regole organizzative li rendono visitati da un numero ancora piuttosto esiguo di turisti; citiamo su tutti il Namib-Naukluft e l’Etosha.
Le principali aree naturali della Namibia si trovano verso nord ed in esse proponiamo svariate attività basate su ottimi lodge ma anche la zona meridionale di confine con il Sudafrica presenta grosso interesse per gli amanti dei raid di più giorni in 4x4.
 
La fauna dei parchi namibiani è oltremodo interessante, con la presenza di tutti i grandi predatori oltre che di molti grandi erbivori fra cui le rare zebre di montagna, le giraffe fumose, i rinoceronti neri e gli elefanti del deserto, sottospecie piuttosto differente dal comune elefante africano.
Anche la flora è assai notevole: nelle zone semidesertiche crescono piante particolarissime quali tipi di aloe altrove inesistenti e gli alberi faretra. 
 
Il clima si differenzia a seconda delle aree geografiche che possiamo distinguere come segue: nelle zone interne l’inverno va da maggio a settembre con temperature diurne dai 18° ai 25° e notturne decisamente più basse (le aree desertiche sono sempre caratterizzate da forte escursione termica tra il giorno e la notte) e l’estate va da ottobre ad aprile con temperature diurne da 20° a 24°, solo nell’estremo nord e nell’estremo sud si raggiungono temperature superiori ai 40°; la fascia costiera, influenzata dalla corrente fredda di Benguela, ha invece un clima stabile tutto l’anno con temperature che oscillano tra 15° e 25°, le notti sono spesso nebbiose.
La stagione delle piogge si estende da ottobre ad aprile, la maggiore concentrazione si ha nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.
 
Per visitare la Namibia è bene portare con sé anche abiti utili a ripararsi dal freddo notturno specialmente per chi intende effettuare game drives nei parchi dopo il tramonto, inoltre non devono mancare nel bagaglio  gli occhiali da sole, un cappello, la crema solare ed un buon repellente per gli insetti (sono ottimi e più adatti quelli reperibili in loco).
 
KALAHARI  E' una terra aspra, una terra di sole bruciante e vento implacabile, una terra di grande aridità e mistero. Dopo le prime piogge, una terra trasformatata in squisita bellezza con le dune in eruzione in un tripudio di colori! Il Kalahari evoca immagini diverse nelle menti delle persone: alcuni lo vedono come un deserto torrido, altri lo vedono in un futuro ricco di flora e fauna. La sua relativa inacessibilità, le dune di sabbia rossa, le precipitazioni incerte e la mancanza di acqua in superficie, lo rendono veramente una delle ultime frontiere dell'Africa. 
 
NAMIB-NAUKLUFT NATIONAL PARK  E’ il parco più grande dell’Africa e il quarto al mondo per estensione , per dare un’idea approssimativa la sua superficie è quasi pari a quella dell’intera Svizzera; si estende su tutta l’area del Deserto del Namib, lungo la costa della Namibia e si caratterizza per le sue sabbie di colore arancione acceso grazie alla presenza di ferro nel terreno.
Il parco ospita una grande varietà di animali tipici del deserto come serpenti, gechi e insetti particolarissimi ma non mancano anche le iene e gli sciacalli,  specie in estinzione in altre zone dell’Africa, oltre a giraffe e numerose varianti di antilopi.
Fu fondato nei primi anni del ‘900 per volontà dell’amministrazione coloniale tedesca ed allora includeva un’area meno estesa di quella odierna; nel corso dei decenni successivi man mano è stato ampliato fino ad includere anche la famosa Diamond Area , la zona da dove ancora oggi si estraggono i diamanti di cui la Namibia è uno dei maggiori produttori al mondo, inaccessibile ai “non addetti ai lavori”. 
Il parco offre paesaggi indimenticabili, non solo dune di sabbia che si accendono di riflessi vivaci all’alba e al tramonto,  ma anche canyons spettacolari e fiumi dove gli animali si radunano per dissetarsi.
La visita di questo parco può essere fatta in 4x4 da guidatori esperti e con veicoli attrezzati che possiamo noleggiare oppure nell’ambito di tours guidati che organizziamo; alternativamente si possono raggiungere le zone in aereo senza dover noleggiare un veicolo.

Sandwich Harbour, nel parco del Namib Naukluft, è un luogo di cui molti hanno sentito parlare ma che pochi hanno visitato.  
Il tour inizia ogni mattina presso l'ufficio di Sandwich Harbour 4x4 a Walvis Bay; dopo una breve pausa presso la laguna di Walvis Bay per ammirare i fenicotteri, i 4x4 si dirigono alle prime dune e al delta del fiume Kuiseb, un fiume asciutto dove si possono vedere animali come springboks e sciacalli. Per raggiungere Sandwich Harbour, una delle zone umide più ricche e uniche dell'Africa meridionale, si guiderà sul bagnasciuga sfidando le maree, fino ad arrivare alla laguna.
Incastonata tra il mare e le dune del Namib, la laguna di Sandwich Harbour è formata da infiltrazioni sotterranee di acqua dolce; qui gli ospiti avranno tempo di ammirare il panorama, passeggiare sulla spiaggia in cerca di fenicotteri e pellicani o scalare le dune adiacenti al mare. Dopo un pranzo picnic che include una selezione di snacks, insalate, pane, frutta fresca, bevande e vino bianco, si ritornerà verso casa seguendo un percorso in mezzo alle dune, un itinerario di puro divertimento costellato da numerosi panorami spettacolari.
 
ETOSHA NATIONAL PARK  E' il secondo per estensione in Namibia; famoso in tutto il mondo e teatro di numerosi documentari naturalistici, si distingue per la sua fitta popolazione di animali tra cui rinoceronti bianchi e neri, elefanti in enormi branchi, impala e decine di altri tipi di antilopi, leoni, centinaia di specie di uccelli; fino ad oggi sono state identificate 114 specie di mammiferi, 340 di uccelli, 110 di rettili, 16 di anfibi.    Il suo nome deriva dalla lingua Oshivambo e significa “grande luogo bianco”, questo appellativo è dovuto alla grande depressione salina chiamata Etosha Pan che nel periodo secco si asciuga ricoprendosi di uno strato di sale e diventando quindi completamente bianca.  L’antica leggenda San (boscimana) racconta che questo lago salato si sia formato a seguito di un lunghissimo pianto di una donna che vide uccisi tutti gli uomini del suo villaggio, quando le lacrime si asciugarono rimase il suolo ricoperto di sale.
 
La stagione migliore per visitare il parco va da aprile/maggio a novembre/dicembre, il periodo più secco dell’anno, quando è possibile avvistare gli animali con relativa facilità perché si radunano nei pressi delle pozze d’acqua per abbeverarsi; durante gli altri mesi dell’anno gli animali, riuscendo a trovare acqua ovunque,  sono più sparsi ma in ogni caso, essendocene una altissima concentrazione, non mancano le occasioni di vederli.
 
Ad Etosha proponiamo numerose soluzioni, sia bellissimi luxury-lodges in grandi riserve private adiacenti al parco, sia ottimi lodges situati appena fuori dagli ingressi del parco, sia lodges a gestione statale (decisamente migliori di quelli che vi sono nel Kruger) posti internamente al parco.
Chi desidera viaggiare con auto propria potrà raggiungere Windhoek in volo e noleggiare in loco un 4x4 (i 4 lodges che proponiamo internamente ad Etosha sono posti strategicamente lungo il percorso principale, piuttosto agevole); limitatamente alla strada B1 che collega la capitale agli ingressi nord-est dell’Etosha, vi è anche chi sceglie di utilizzare una normale vettura a 2 ruote motrici: con questo tipo di veicolo si potrebbe in effetti raggiungere il parco e soggiornare al Manutoni Lodge ma noi lo sconsigliamo in quanto vi sono lunghi tratti sterrati che seppur non troppo impegnativi generano un forte rischio di forature e possono creare problemi nei rari ma non impossibili casi di piogge violente.
Chi invece preferisce un viaggio organizzato con servizi e trasferimenti potrà raggiungere la zona del parco ed i lodges migliori direttamente in aereo: molti lodges che proponiamo ai margini del parco hanno la pista privata.

SKELETON COAST  E' una vasta ed affascinante area costiera, parte della quale è parco nazionale, situata lungo le coste atlantiche lungo una immensa fascia che corrisponde grossomodo alle latitudini del parco Etosha; l'accesso alla Costa degli Scheletri (questa è la traduzione italiana!) può avvenire da sud passando per le cittadine di Swakopmund e Walvys Bay oppure direttamente dalle zone desertiche interne, più a nord.
Il parco non è interamente accessibile ai turisti e va comunque visitato con un veicolo off-road.
Nella regione vivono una vasta gamma di animali, da quelli di piccola taglia come insetti e rettili (presenti anche in molte zone interne del Namib) fino a grandi mammiferi come elefanti, giraffe, rinoceronti, leoni, springbok e gemsbock; alcune zone della costa ospitano immense colonie di otarie e particolari specie di pellicani coloratissimi.
Partendo dalla parte nord della Skeleton Coast sarà possibile anche raggiungere, al confine settentrionale del paese, le spettacolari Epupa Falls.

DAMARALAND  E’ una regione arida e montuosa della Namibia centro-settentrionale. Prende il nome dal popolo Damara, che abita nella regione. Il Damaraland è situato fra l'Ovamboland (a nord), il deserto del Namib (a ovest), e il deserto del Kalahari a est. Nella zona predominano le arenarie, di colore rossastro, e datate a oltre 150 milioni di anni fa.
 
La Foresta Pietrificata è il più grande accumulo di tronchi fossili dell'Africa meridionale.
I tronchi sono in un ottimo stato di conservazione e sono stati dichiarati monumento nazionale; la presenza di centinaia di tronchi, più o meno esposti, perfettamente fossilizzati e per lo più completi, sta ad indicare che siano stati trasportati, deposti in sito e rapidamente coperti di sedimenti nel corso di un grande evento di piena. La presenza di evidenti anelli di crescita nelle sezioni dei tronchi sta ad indicare il tipo di ambiente di crescita delle piante stesse, caratterizzato da un clima stagionale con marcate variazioni di piovosità.
 
Twyfelfontein, luogo protetto dell’UNESCO, è un sito archeologico situato nel Damaraland, a circa 90 km a ovest di Khorixas. Twyfelfontein, che significa “sorgente incerta”, è una delle più importanti collezioni di incisioni rupestri al mondo, si ritiene che questi disegni siano stati fatti dagli antenati dei Boscimani. Il paleontologo francese Henri Breuil ha definito questi disegni "paesaggi dell'anima" e gli scienziati hanno stimato che la loro età varia tra i 1000 e i 6000 anni. Il sito è stato dichiarato monumento nazionale nel 1952.

ALCUNI CONSIGLI PER I VIAGGIATORI  SELF-DRIVE
La Namibia è il paradiso per gli amanti del 4x4 e dell’avventura, è bene conoscere in ogni caso alcune informazioni fondamentali:
  • la guida è a sinistra, ovvero all’inglese, e i limiti di velocità vanno rispettati perché la polizia è severa; nonostante questo in alcune zone e con talune condizioni meteo i limiti risultano essere poco restrittivi, meglio quindi osservare non solo i limiti ma anche ascoltare le proprie sensazioni alla guida del veicolo;
  • la rete stradale è ben progettata e i cartelli sono ben distribuiti e facili da intendere; una larga parte delle strade è sterrata anche se molto ben fatta e mantenuta in ottime condizioni, ovviamente può diventare particolarmente scivolosa durante la stagione delle piogge;
  • un’attenzione particolare va dedicata alla presenza degli animali lungo le strade, osservare sempre bene i cartelli che indicano antilopi, facoceri, kudu e altri animali perché ci sono aree di parchi naturali NON recintate, evitare di viaggiare di notte è sempre una buona regola;
  • effettuare rifornimento di carburante ogni volta che vi è la possibilità e portare con sé una tanica di riserva di buona capacità sempre piena, nelle aree più remote le stazioni di  servizio spesso sono molto distanti l’una dall’altra e capita anche che siano senza fornitura; in particolare questa regola va tenuta ben presente nella zona del Kalahari nord tra la Namibia e la Botswana;
  • soprattutto durante la stagione delle piogge è bene evitare di fermare il veicolo nei letti dei fiumi asciutti perché sono soggetti a piene improvvise ed imprevedibili; 
  • il rischio di incidenti in Namibia è alto ma non per il comportamento degli automobilisti quanto per la presenza di animali sulle strade, per chi noleggiasse un veicolo in un paese confinante o volesse visitare più stati  è sempre necessario far presente al noleggiatore l’intenzione di attraversare la frontiera in modo che vengano fornite le giuste coperture assicurative per tutte le zone in cui si intende recarsi.
  • Le strade di sale: attenzione ai percorsi costieri della Skeleton Coast; si tratta di strade sterrate molto ben levigate che possono invitare a velocità sostenute, ma bisogna sempre essere attenti in quando il fondo è intriso di sale e quindi piuttosto scivoloso.
Nota bene: il tipo di veicolo a noleggio da utilizzare varia a seconda della zona; se si desidera visitare Etosha tenendosi sulle piste principali (sterrate ma ottime) sarà sufficiente un qualunque veicolo a trazione integrale, e lo stesso vale per tutta la strada da Windhoek verso nord; altre zone come talune piste minori di Etosha ed il Namib-Naukluft richiedono dei fuoristrada professionali ed una certa perizia nella guida.
Si tenga anche conto che, per motivi di sicurezza, non è permesso l’ingresso da alcuni gates del parco Etosha se non si possiede una prenotazione già precedentemente effettuata per il pernottamento in uno dei lodges interni.
Limitatamente alla strada B1 fino all’ingresso di Etosha detto “Gate Von Lindequist” e alle strada C38 fino all’ingresso di Etosha detto “Gate Andersson”, sarà possibile anche usare una vettura normale anche se noi suggeriamo sempre di spendere poco di più ma avere un 4x4 per ogni evenienza.
La Skeleton Coast è raggiungibile con una vettura normale ma solo nella estrama parte meridionale, corrispondente alla località di Windhoek, da questa città risalendo a nord è indispensabile un 4x4.